Giro di California 2018, Bernal: “Settimana fantastica, sono orgoglioso di far parte di questa squadra”

Egan Bernal si conferma nettamente il più forte in salita e ipoteca la vittoria finale del Giro di California 2018. Il portacolori del Team Sky si è aggiudicato anche la sesta frazione della corsa statunitense, sul traguardo di South Lake Tahoe, bissando il successo ottenuto lunedì a Gilbratar Road e operando così il controsorpasso in classifica ai danni di Tejay Van Garderen (BMC Racing Team), che a sua volta lo aveva superato imponendosi nella cronometro di San Josè. Un dominio netto quello perpetrato dal giovane scalatore colombiano, che ha fatto il vuoto sulla penultima salita di giornata, involandosi in solitaria verso un’affermazione che ne conferma l’ottimo stato di forma e strizza l’occhio a un futuro radioso anche nei Grandi Giri.

“Ho attaccato sull’ultima salita lunga di giornata – ha spiegato il vincitore di giornata – quando mancavano ancora 10 chilometri alla vetta e un lungo tratto in pianura successivo. Ho soltanto pensato a spingere al massimo e a fare del mio meglio per ripagare il gran lavoro che aveva svolto la squadra. Soltanto quando è iniziata l’ultima asperità di un chilometro e mezzo ho capito che avrei potuto farcela“.

Il 21enne di Zipaquirá, capace in stagione di aggiudicarsi la Colombia Oro y Paz e secondo nella classifica generale del Tour de Romandie, ha definitivamente messo le mani sulla classifica generale quando manca ormai soltanto una tappa, quella con arrivo a Sacramento che dovrebbe sorridere alle ruote veloci. Alla vigilia dell’ultima fatica il suo vantaggio su Van Garderen è di 1’25”. Un’egemonia sulla corsa che si traduce anche nelle leadership nella classifica a punti e in quella riservata ai giovani.

“Corro in una squadra molto forte – sottolinea Bernal – Sono orgoglioso dei compagni, dello staff e dei direttori sportivi. Questa settimana è stata fantastica, stanno facendo tutti quanti un ottimo lavoro. Sono orgoglioso di far parte di una formazione così forte e questa vittoria è dedicata a loro che stanno lavorando duramente per permettermi di vincere”.

Un elogio pubblico che non potrà che far piacere ai vertici del colosso britannico, che si godono anche il terzo posto di Tao Geoghegan Hart, a conferma di una gioventù crescente, ma che nel frattempo stanno ottenendo risultati al di sotto delle aspettative sulle strade del Giro d’Italia. Per un Chris Froome che sembra avviato verso l’arco discendente della sua parabola ad alti livelli, il team di Dave Brailsford ha trovato un campioncino in fieri che, al netto della giovane età, sembra avviato a duellare con i più forti del panorama mondiale anche sulle tre settimane di gara.

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